Luigi Ianzano è nato (1975) e vive sul Gargano. Formazione classica, giuridica, pedagogica. Docente nel secondo grado.

Dopo un romanzo e plaquette di versi giovanili, pubblica in lingua nativa Taranda mannannera (2005), Come ce mbizza la cèreva (2007), Spija nGele (2016), Allu nghianà (2023).

Cura la silloge Fòchera mbétte mestecate, mosaico di versi di autori vari sulla Passione (2011) e la raccolta postuma di tutte le poesie di Pasquale Bonfitto, Perdonami se parlo di Te (2019).

Promuove il sodalizio La Putèca fra creativi nella lingua di latte (2011), officina letteraria tesa alla valorizzazione della cultura linguistica locale.

Versi e contributi compaiono in varie antologie e riviste, tra cui «incroci» e «Studi medievali e moderni».

La trascrizione fonetica del dialetto si conforma alla proposta di normalizzazione grafica biunivoca offerta da Francesco Granatiero (Scrivo la mia lingua locale. Manuale di grafia unitaria del Centro-Meridione, Roma, Cofine 2021 | blog Poesia e dialetti).

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Allu nghianà/Al risalire (Pietre Vive Editore, Locorotondo 2023) si divide fra versi in apulo-garganico e puntuali versioni in italiano.

Ci si muove con disinvoltura fra attenzione quasi maniacale al fatto linguistico e pura e intima emozione poetica mossa da un afflato naturalistico venato di misticismo, in continuo dialogo coi luoghi abitati e in accorata partecipazione alle fragilità del nostro tempo.

Essenziali didascalie, con funzione di contestualizzazione e glossario, sono poste a supporto dello scavo semantico sollecitato.

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Acquistabile in libreria o sul portale della Pietre Vive o nei webstore di Amazon, Feltrinelli, Libreria Universitaria, Mondadori.