Luigi Ianzano (San Marco in Lamis 1975) vive e lavora sul Gargano. Maturità classica, laurea in legge, docente nel secondo grado. Ha pubblicato in madrelingua apulo-garganica le raccolte di versi Taranda mannannera (2005), Come ce mbizza la cèreva (2007), Fòchera mbétte mestecate (2011), Spija nGele (2016). Ha curato il volume postumo di tutte le poesie di Pasquale Bonfitto Perdonami se parlo di Te (2019). Ha promosso l’officina letteraria La Putèca fra creativi in lingua nativa. Versi e contributi compaiono in varie antologie e riviste, tra cui «incroci» e «Studi medievali e moderni». Conforma la trascrizione fonetica del dialetto alla proposta di normalizzazione biunivoca offerta, per la condivisione nella comunità degli scrittori, da Francesco Granatiero (Scrivo la mia lingua locale. Manuale di grafia unitaria del Centro-Meridione , Roma, Cofine 2021; blog Poesia e dialetti ).
In questo sito , costantemente aggiornato, la produzione, i contributi salienti, le voci critiche e, in immagine, i versi più significativi.